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aree naturali, paesaggio, ecosistemi

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    Rete di itinerari tematici di collegamento tra le riserve naturali regionali finalizzata alla valorizzazione e promozione del sistema regionale delle aree protette e della biodiversita' a fini turistico-ambientali. Ogni itinerario, suddiviso per tappe, e' caratterizzato dalla presenza di uno o piu' tematismi di riferimento che rappresenta la vera originalita' di questo progetto e puo' essere percorsi a piedi (trekking), in Mtb (mountain bike) o in auto mettendo a sistema e in collegamento fra di loro le riserve naturali regionali. Per ogni tappa in Mtb e trekking (sia interno che esterno alle riserve regionali) sono state dettagliate le informazioni pratiche per la percorribilita' del percorso compresi livello di difficolta', i dislivelli, tempi di percorrenza nonche' le informazioni sulle emergenze naturalistiche, geologiche, storico culturali e paesaggistiche osservabili lungo il percorso.

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    La legge regionale 49/1995 "Norme sui parchi, le riserve naturali e le aree naturali protette di interesse locale" ha previsto le Aree Naturali Protette di Interesse Locale (A.N.P.I.L.) quale particolare tipologia di area protetta "inserita in ambiti territoriali intensamente antropizzati, che necessitano di azioni di conservazione, restauro o ricostituzione delle originarie caratteristiche ambientali e che possono essere oggetto di progetti di sviluppo ecocompatibile". L'art. 6, comma 3, della l.r. 49/95, oggi abrogata, prevedeva che le funzioni relative alla gestione delle aree naturali di interesse locale erano esercitate dai Comuni singoli od associati o dalle Comunità montane; tali enti provvedevano quindi alla adozione degli atti di propria competenza finalizzati alla istituzione delle ANPIL, all' individuazione dei perimetri nonchè alla eventuale eventuale regolamentazione delle attività; tutta la documentazione prodotta (atti adottati e cartografie di perimetrazione delle aree) veniva trasmessa al settore regionale competente per gli adempimenti di propria competenza. La legge regionale 19 marzo 2015, n. 30 "Norme per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturalistico-ambientale regionale....." ha abrogato la l.r. 49/1995 ed ha mantenuto le sole tipologie di aree protette previste dalla normativa nazionale (parchi e riserve), prevedendo che le ANPIL siano sottoposte a verifica per rientrare, eventualmente, nelle categorie di aree protette previste dalla legge stessa.

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    La Regione Toscana conta sul proprio territorio 11 zone umide di importanza internazionale, riconosciute ai sensi della Convenzione di Ramsar (stipulata a Ramsar nel 1971 e ratificata dall'Italia con D.P.R. n. 488 del 13 marzo 1976 è stata uno dei primi accordi internazionali volti alla preservazione della vita selvatica e precisamente di un genere di ecosistemi poco conosciuto e tradizionalmente non tutelato nella legislazione statale;la convenzione, ad oggi sottoscritta da più di 150 paesi e con oltre 900 Zone Umide individuate nel mondo, rappresenta ancora l'unico trattato internazionale moderno per la tutela delle Zone Umide.) L'iter di riconoscimento di 7 aree toscane ha previsto una Delibera di Giunta Regionale n. 231 del 15 marzo 2004 (http://www301.regione.toscana.it/bancadati/atti/DettaglioAttiG.xml?codprat=2004DG00000000336), in cui sono state proposte come zone umide Ramsar e una Delibera di Giunta Regionale n. 739 del 9 settembre 2013 in cui la Regione Toscana ha espresso parere favorevole in merito agli schemi di decreto ministeriale per rendere definitivo il riconoscimento quali zone umide di importanza internazionale delle aree proposte ( http://www301.regione.toscana.it/bancadati/atti/DettaglioAttiG.xml?codprat=2013DG00000000965). Le zone Ramsar sono riconosciute di importanza internazionale non solo ai fini della regimazione delle acque ma soprattutto come habitat di flora e fauna caratteristiche, ed in particolare degli uccelli acquatici ritenuti una risorsa internazionale in virtù delle loro migrazioni transfrontaliere.Le aree "Padule della Trappola - Foce dell'Ombrone" e" Lago e palude di Massaciuccoli " nel corso del 2017 sono state definitivamente designate quali Zone Ramsar dal Segretariato Generale della Convenzione Ramsar, includendole rispettivamente con il n. 2284 e n.2311 nella lista delle zone umide di importanza internazionale ai sensi dell' art.21 della Convenzione.Dai seguenti link é possibile scaricare il formulario RIS (Ramsar Information Sheet) di ciascuna di tali aree: --- Padule della Trappola - Foce dell'Ombrone https://rsis.ramsar.org/ris/2284 --- Lago e palude di Massaciuccoli https://rsis.ramsar.org/ris/2311 Per ulteriori informazioni vedi anche https://www.regione.toscana.it/-/aree-ramsar

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    Aziende Faunistico Venatorie della Regione Toscana art. 20 Legge regionale 12 gennaio 1994, n. 3 Recepimento della Legge 11 febbraio 1992, n.157 "Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio"

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    La legge regionale sulle aree protette 30/2015 "Norme per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturalistico-ambientale regionale aggiornata con “Documento Operativo annuale per la conservazione e valorizzazione del patrimonio naturalistico toscano - Anno 2022” (DGR 408/2022). Modifiche alla L.R. 24/1994, alla L.R. 65/1997, alla L.R. 24/2000 e alla L.R. 10/2010" riunisce in un’unica disciplina coordinata le politiche di tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio naturalistico ambientale regionale, costituito dal sistema regionale delle aree naturali protette e dal sistema regionale della biodiversità. Dall’ 1 gennaio 2016 la Regione Toscana esercita le competenze in materia di aree protette e tutela della biodiversità precedentemente in capo alle Province e alla Città Metropolitana. In particolare le Riserve naturali istituite nel corso di vigenza della L.R. 49/95 sono diventate di gestione regionale. Questi territori rappresentano un tesoro naturalistico-ambientale dal punto di vista della biodiversità e spesso si intersecano con habitat e specie di flora e fauna di particolare valore e interesse, inclusi nei siti della Rete Natura 2000 riconosciuta dall’Unione Europea.

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    Forma naturale del territorio, di superficie o sotterranea, costituita da particolari emergenze geologiche, geomorfologiche e pedologiche, che presenta un rilevante valore ambientale, scientifico e didattico, la cui conservazione è strategica nell’ambito del territorio regionale di cui all'articolo 11 della L.R. n. 56/2000 come individuati all'allegato A della Delibera C.R.n. 26/2014. Questa legge e' stata poi sostituita dalla legge piu' recente L.R. 30/2015.

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    Zone di Ripopolamento e Cattura della Regione Toscana art. 16 Legge regionale 12 gennaio 1994, n. 3 Recepimento della Legge 11 febbraio 1992, n.157 "Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio"

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    Cartografia raster in scala 1:50.000, estesa all’intero territorio della regione Toscana, concepita come tematismo di supporto al quadro conoscitivo della II invariante e alle analisi riguardanti tematiche paesaggistiche nell’ambito delle attivita' di revisione della disciplina paesaggistica del PIT della Regione Toscana. La carta e' finalizzata alla evidenziazione degli elementi strutturali e funzionali della rete ecologica regionale. La redazione della carta e' il risultato di una sintesi e rielaborazione di numerose informazioni provenienti da fonti istituzionali e/o libere. La redazione della carta si e' basata su modelli di idoneita' ambientale dei diversi usi del suolo rispetto alle specie di Vertebrati focali (sensibili alla frammentazione) tipiche degli ecosistemi forestali o agropastorali. La carta e' concepita per rappresentare il livello di frammentazione ecologica alla scala regionale, i nuclei sorgente di biodiversita' sia per gli ecosistemi forestali che per quelli agricoli e pastorali, la matrice di connettivita' nonche' gli elementi critici per la funzionalita' della rete. Il processo di costruzione della Carta e' stato concepito affinche' essa possa essere aggiornata modificando gli elementi che la compongono, sia quelli che danno origine agli elementi strutturali, sia quelli che costituiscono gli elementi funzionali. La carta inoltre potra' essere aggiornata a seguito della messa in atto di interventi di deframmentazione del paesaggio o, al contrario, a seguito dell’insorgenza di nuovi elementi di frammentazione (es. infrastrutture stradali o ferroviarie). La carta potra' poi essere aggiornata in conformita' al programma di aggiornamento dell’uso del suolo regionale.

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    "Ambiti del territorio regionale di interesse naturalistico e ambientale classificati ai sensi della Legge Regionale 56/2000 abrogata e sostituita dalla Legge Regionale 30/2015 (http://www.regione.toscana.it/documents/13817346/0/LR+30_2015_v1_2016.pdf/114adb71-37d5-4d4b-8331-70b0a47817c6), in attuazione della Direttiva 79/409/CEE "Uccelli", abrogata e sostituita dalla Direttiva 2009/147/CE (http://www.regione.toscana.it/documents/10180/392141/2c294f5d57170614f949fd885cb69195_direttivaceeuccelli.pdf/240a9390-83f3-4555-89b8-7ca75ab28ed5). L'obiettivo delle ZPS è la "conservazione di tutte le specie di uccelli viventi naturalmente allo stato selvatico" che viene raggiunto sia attraverso la tutela dell'avifauna sia con la protezione dei loro habitat naturali.Le ZPS vanno a costituire la Rete Natura 2000 , che rappresenta lo strumento a livello europeo attraverso il quale preservare le specie di flora e fauna, minacciate o in pericolo di estinzione, e gli ambienti naturali che le ospitano. Per ulteriori informazioni vedi anche https://www.regione.toscana.it/-/rete-natura-2000-in-toscana-2".